FG 2016 – GIOVANNA INTERDONATO: «HO APPRESO IL VALORE DI QUESTA TRADIZIONE POPOLARE»
Il pensiero di una giovane venuta ad abitare da poco ad Alì e subito rientrata nella cerchia dei Ciliari delle Ragazze.
31-07-16
Tra i Ciliari c’è anche una giovane che da pochi mesi si è trasferita in una nuova Comunità e subito dopo si è ritrovata assieme al marito Giuseppe Roma nell’organizzazione della festa più importante del paese, perché nominati nel gruppo delle Ragazze. Si tratta di Giovanna Interdonato, trasferitasi ad Alì dopo il matrimonio con Giuseppe.
Giovanna si è integrata facilmente nel gruppo dei Ciliari, composto da vicini di casa, che gradatamente stava imparando a conoscere. Questa nuova esperienza avrà sicuramente accelerato i tempi. Per lei si tratta di una festa nuova, mai vissuta e della quale forse aveva solo vagamente sentito parlare: mai avrebbe immaginato di doverne fare parte integrante. Queste le considerazioni che Giovanna fa sulla Festa Grande di S. Agata:
«Penso che nessuno oggi, soprattutto nessun giovane, può vivere come cristiano da solo, piuttosto bisogna cercare di integrarsi in un gruppo o in una comunità, nella quale possa condividere la propria fede, confrontare i propri dubbi e difficoltà, appoggiare i propri sforzi, sostenere il lungo cammino di maturazione. Per questo motivo vivo questa mia prima esperienza, nella partecipazione della festa grande, con entusiasmo. Soprattutto penso che questa sia un’esperienza che metta in moto, approfondendo ed interiorizzando personalmente, i processi del ”venire alla fede”.
In questi mesi mi hanno affascinato molto i racconti, le storie su questa grande festa imparando a conoscere ed apprezzare le tradizioni del paese di Alì.
Aprire il proprio cuore a queste usanze religiose credo che sia uno dei modi migliori – sempre efficace ed attuale – per sentirsi dunque parte integrante di una comunità compiendo un cammino di fede.
Nel momento in cui mio marito Giuseppe mi disse che quest’anno avremmo partecipato alla festa grande come Ciliari, io non sapevo di cosa esattamente si trattasse, sicuramente ho immediatamente pensato che per quanto sia una “Festa” sarebbe stata piuttosto impegnativa e quindi all’inizio ero dubbiosa, ma l’entusiasmo di mio marito mi ha coinvolto e abbiamo deciso di vivere queste emozioni, sentimenti religiosi, stati d'animo di riflessione verso eventi che appartengono alla storia di Alì, paese dove abbiamo scelto di vivere.
Attraverso video, foto e racconti delle feste grandi passate ho appreso il valore di questa tradizione popolare, immaginando come questa festa sarebbe stata e vissuta da noi in prima persona, tenendo conto a mio parere e qui condivido una frase di uno storico delle tradizioni popolari G. B. Bronzini "La festa come ogni dato culturale, non è mai uguale a se stessa…, varia col mutare delle condizioni economiche e sociali della comunità, migliora o peggiora d'anno in anno… Di qui la necessità di… seguirla e viverla nella sua ragione umana e sociale… La festa non è mai la stessa. In ciò consiste la storicità…"».
Giovanna Interdonato
Ciliara delle Ragazze