AD ALI’ UNA DELEGAZIONE CATANESE PARTECIPA ALLE MANIFESTAZIONI PER LA FESTA GRANDE: «AFFASCINATI DALLE ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE»
I Ciliari del Pane hanno consegnato al presidente dell’Associazione Etna ‘ngeniousa, una forma di pane azzimo che sarà custodita in quello che fu il carcere di S. Agata, proprio sopra l’altare.
02-08-16
Un filo rosso lega le comunità di Alì e Catania, rosso come il sangue del martirio, come il taumaturgico velo che tante volte ci ha protetto dal fuoco del Vulcano. Un legame reso ancora più forte da un comune senso di appartenenza che la festa di Sant’Agata significa per le due comunità.
L’Associazione Etna ‘ngeniousa, fin dalla sua fondazione, ed ancora prima nell’attività professionale e negli studi dei suoi componenti, ha sempre riservato una particolare attenzione alle tradizioni agatine, ai luoghi del martirio e alla diffusione del culto cui negli anni abbiamo dedicato anche diversi momenti di approfondimento, attraverso passeggiate culturali, conferenze ed interviste tv.
Da sempre in questa nostra attività abbiamo riservato grande attenzione ad Alì e alla Festa Ranni, affascinati dalla sua simbologia e ancora di più dalla coralità delle attività di preparazione, che la rendono unica e ne fanno davvero una festa di popolo. Esattamente come avviene a Catania, in occasione della festa di Febbraio, il cui carattere più autentico è quello della celebrazione – attraverso l’immagine della Patrona – dell’identità cittadina e della sua storia.
Per questo appena è stato possibile, domenica scorsa 31 Luglio, siamo stati felici di unirci ai preparativi nel festoso cammino di avvicinamento ad un evento così unico e speciale. In questa occasione ci siamo sentiti davvero parte di una comunità, che gioiosa e compatta prepara al momento centrale della propria vita collettiva. Abbiamo ballato e fatto festa insieme ai Ciliari delle Ragazze, durante il loro cammino attraverso le strade di Alì Terme nella raccolta dell’oro e poi nel pomeriggio abbiamo osservato ammirati la maestria, la dedizione e la gioia con cui grandi e piccini si dedicavano alla creazione delle forme di pane. Dai grandi capolavori creati dall’esperienza a quelli più semplici ma altrettanto preziosi, creati da mani più piccole ma ricche di fantasia.
Il nostro impegno non finisce qui, sarà per noi un piacere ed un onore tornare nei giorni clou della festa, in particolare il giorno 20 per accompagnare la cassa con cui furono trasportate le reliquie e che dopo 890 anni torna a passare attraverso le strade di Alì, poi per un incontro sulle origini e la diffusione del culto agatino ed infine, il 21 Agosto per il momento conclusivo e culminante della Festa. Sarà un modo per rinsaldare ancora di più i legami fra le due comunità agatine, ed in particolare fra la comunità di Alì e la nostra Associazione, sempre rivolta alla valorizzazione ed alla scoperta del territorio.
Matilde Russo
Presidente dell’Associazione Etna ‘ngeniousaIl capo cartella, Giuseppe Triolo, ha consegnato una forma di pane al presidente dell'Associazione catanese, Matilde Russo (nella foto in alto), che sarà conseganta al Rettore del Santuario S. Agata al Carcere per essere custodita all'interno di quello che fu il carcere di S. Agata (nella foto in basso). Sarà collocata sull'altare, proprio ai piedi della statua.