INIZIA LA NOVENA DI S. AGATA MA CON MODALITA’ DIVERSE RISPETTO AL SOLITO
Il 27 gennaio si parte con i festeggiamenti. La statua sarà già al suo posto: accanto all’altare maggiore. Non ci sarà il bacio del “Braccio”, ma solo la Benedizione. P. Vincenzo: «Anche se anomala, la festa deve essere celebrata con spirito di vera devozione».
23-01-21
Quest’anno ci aspetta una festa di S. Agata ridimensionata. Del resto da un anno a questa parte abbiamo imparato a rimodulare le nostre abitudini, ad adeguare i nostri comportamenti in modo tale da tentare di fronteggiare il nemico, il virus che ci minaccia dall’inizio del 2020. Siamo in un periodo di continue rinunce.
Il 27 gennaio, mercoledì prossimo, inizierà la Novena in onore alla Santa Patrona, periodo di preparazione che prelude al giorno in cui si celebra la memoria liturgica, il 5 febbraio.
La Novena si svolgerà regolarmente, con le dovute limitazioni e prescrizioni che già conosciamo. Alle ore 17.45 avrà inizio la Coroncina e subito dopo, alle ore 18.00, sarà celebrata la S. Messa. Lo spostamento di orario, di mezzora in avanti, rispetto all’orario invernale, si verifica ormai da alcuni decenni, per consentire la partecipazione ai numerosi pendolari che facevano ritorno in paese con l’autobus della sera. La richiesta era pervenuta dai diretti interessati. È diventata questa l’occasione per adottare il nuovo orario, visto l’allungarsi della giornata, fino a fine marzo, quando viene reintrodotta l’ora legale.
Ma torniamo a noi! Padre Vincenzo ha già reso noto che quest’anno non ci sarà il bacio del venerato Braccio-reliquiario. Altra novità è che la statua della Santa sarà posta sulla vara in forma privata, senza la presenza dei fedeli e non al termine di una celebrazione domenicale, come solitamente si usa fare. Per le manifestazioni di pietà popolare verso l’effige della Patrona ci si dovrà tenere a distanza: non si potrà toccare la statua.
Il 5 febbraio, giorno della festa, ci sarà un’altra rinuncia importante: non si farà la processione. Sono vietate, infatti, tutte le manifestazioni esterne che possano costituire occasione di assembramento e quindi di possibile propagazione del contagio da Covid-19.
Sarà una festa molto semplice e limitata alla parte religiosa. Ci saranno solo le tre Messe: alle 9.00, alle 11.00 e quella serale, anche se conviene attendere l’ufficialità del programma.
Padre Vincenzo ha invitato i fedeli a vivere questa festa particolare «con spirito di vera devozione, invocando alla Santa la grazia di farci uscire presto da questa situazione epidemica».
Nella foto: La nostra statua di S. Agata e il Velo della Santa portato da Catania ad Alì il 19 agosto 2008. Quella tela, che la stessa Martire catanese ha tessuto per consacrarsi al Signore, nei secoli scorsi è stata utilizzata a protezione della popolazione catanese per fermare le colate laviche o altre gravi sciagure che minacciavano l’abitato.
R.R.