Il sisma distrugge intere città , ma lascia indenne Alì e i suoi abitanti. Alle ore 13.00 del 5 febbraio 2023 uno scampanio ricorderà l’evento.
5 febbraio 1783, giusto oggi sono 240 anni.
Un terremoto di magnitudo 7.1: uno dei terremoti più forti della storia sismologica italiana. All'evento si attribuisce un'intensità pari all'undicesimo grado della scala Mercalli.
Il sisma interessò tutta l'area dello stretto di Messina. Tanti paesi scomparvero per la violenza distruttrice del terremoto, le città di Reggio e Messina furono rase al suolo.
Alì, fu colpita pure dalla violenza della natura. Era il giorno dedicato all'amata Patrona.
Non si ebbero morti e neanche danni vistosi, solo un fatto particolare e straordinario: dalla nicchia situata sulla porta maggiore del maestoso Duomo, precipitò la statua in pietra di S. Agata.
I sacerdoti dell'epoca e i buoni cittadini dettero questa bella interpretazione dell'accaduto: S. Agata ha voluto prendere su di sé le ire della natura e preservare così il suo amato popolo e paese.
La statua non venne più rifatta, per far ricordare sempre agli Aliesi che " Agathae sub alis Alì nulla timebit"
A ricordare l'evento, alle ore 13,00 di oggi (ora del sisma), uno scampanio si leverà nel cielo di Alì.